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Australia, in arrivo una nuova regolamentazione dei pagamenti digitali

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Le banche australiane chiedono al governo di approvare con urgenza una nuova legislazione per modernizzare il quadro normativo dei pagamenti digitali, un settore in forte crescita. Secondo la Reserve Bank of Australia, i cittadini effettuano oltre 500 milioni di transazioni mensili tramite wallet digitali, per un valore superiore ai 20 miliardi di dollari.

Per adeguarsi a questa evoluzione, il Tesoro australiano ha proposto una riforma che amplierà la regolamentazione ai nuovi strumenti digitali. L’obiettivo è modificare il Payment Systems (Regulation) Act 1998, aggiornando le definizioni di “pagamento” e “sistema di pagamento” per includere anche i servizi offerti da colossi tecnologici come Apple e Google.

L’Australian Banking Association (ABA) sostiene che la revisione delle regole consentirà alla banca centrale di regolamentare tutti gli operatori del sistema di pagamento, eliminando il vantaggio competitivo di cui godono le Big Tech rispetto alle banche tradizionali.

“La rivoluzione digitale ha trasformato i pagamenti, ma la normativa non viene aggiornata da oltre 25 anni”, ha dichiarato Anna Bligh, CEO dell’ABA. “Nel 1998 dominavano contanti e assegni, oggi invece gli smartphone sono al centro delle transazioni finanziarie. È tempo di adeguarsi.”

Bligh sottolinea come altre giurisdizioni, come l’Unione Europea, abbiano già riconosciuto i wallet digitali come strumenti di pagamento a tutti gli effetti. Inoltre, critica il governo per i ritardi nell’attuazione della riforma, proposta per la prima volta oltre quattro anni fa.

Le modifiche alla normativa sono incluse nel Treasury Laws Amendment (Miscellaneous Measures) Bill 2024 e, secondo le banche, potrebbero essere approvate in tempi brevissimi.

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