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Azioni Tesla in rialzo dopo l’annuncio di Musk

Le azioni Tesla sono salite del 3% dopo che Elon Musk ha annunciato che ridurrà il tempo dedicato al Dipartimento dell’Efficienza del Governo (DOGE) per concentrarsi maggiormente sull’azienda. “A partire dall’inizio del mese prossimo, a maggio, la mia allocazione del tempo a DOGE diminuirà in modo significativo”, ha dichiarato durante la chiamata con gli investitori. Musk ha specificato che continuerà a trascorrere uno o due giorni a settimana a Washington, ma che dedicherà “molto più del mio tempo” a Tesla.
Risultati deludenti per il primo trimestre 2025
Nonostante il rialzo delle azioni Tesla, il trimestre finanziario appena concluso ha deluso le aspettative. I ricavi si sono fermati a 19,34 miliardi di dollari, ben al di sotto delle previsioni di 21,43 miliardi. Anche gli utili rettificati per azione sono crollati a 0,27 dollari contro gli attesi 0,44, segnando un calo del 40% rispetto all’anno precedente. L’azienda ha attribuito parte delle difficoltà all’incertezza sulle politiche commerciali, in particolare alle tariffe sulle importazioni e ai vincoli sulla catena di approvvigionamento globale.
Il futuro tra Robotaxi e veicoli accessibili
Tesla ha confermato che i piani per un veicolo elettrico economico rimangono sulla tabella di marcia per l’inizio del 2025, con la produzione in volume dei Robotaxi prevista per il 2026. Tuttavia, Reuters ha segnalato ritardi per la versione economica del Model Y, notizia che l’azienda non ha smentito durante la chiamata. Musk ha aggiunto che i test dei Robotaxi inizieranno ad Austin a giugno, e ha sottolineato la maggiore convenienza dei veicoli Tesla rispetto a quelli di Waymo, giudicati troppo costosi per via dei sensori avanzati.
Pressioni geopolitiche e immagine del brand in calo
Le azioni Tesla restano sotto pressione a causa delle tensioni commerciali tra USA e Cina e delle scelte politiche di Musk. Le tariffe del 25% sulle auto importate e le restrizioni cinesi sulle terre rare colpiscono duramente Tesla, che dipende fortemente da forniture e componenti cinesi. Inoltre, la vicinanza di Musk a Trump e ai movimenti politici di destra ha danneggiato l’immagine del brand in mercati chiave come Europa e USA, portando a proteste, atti vandalici e calo delle immatricolazioni.