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Bank of England sulle stablecoin: verso un quadro regolamentare per il Regno Unito

La Bank of England ha avviato – con la pubblicazione di un documento di consultazione – la definizione di un regime regolamentare per le stablecoin denominate in sterline che possano avere impatto sistemico sui pagamenti retail o corporate nel Regno Unito.
Il testo introduce diversi punti chiave: gli emittenti di stablecoin sistemiche potranno detenere fino al 60 % dei loro attivi di riserva in titoli di stato britannici a breve termine. In una fase iniziale (per emittenti riconosciute come “sistemiche al lancio”), tale quota potrà arrivare al 95 %, per favorire la fase di avviamento del business.
Altro elemento significativo è la proposta di limiti temporanei alle detenzioni: fino a £20.000 per individuo e £10 milioni per impresa relativamente alle stablecoin classificate come sistemiche. bankofengland.co.uk+1 Il motivo indicato è il rischio che flussi massicci verso nuove forme di moneta digitale possano erodere depositi bancari e compromettere la capacità di finanziamento dell’economia reale.
La distinzione regolamentare è netta: le stablecoin largamente utilizzate nei pagamenti che possano essere considerate sistemiche saranno regolamentate congiuntamente dalla Bank of England e dalla Financial Conduct Authority (FCA). Le stablecoin ad uso meno ampio continueranno sotto la sola supervisione della FCA.
Il periodo di consultazione è aperto fino al 10 febbraio 2026 e rappresenta un passo importante verso l’adozione di un quadro regolamentare definitivo, atteso per il 2026.
Nel comunicato la Deputy Governor per la stabilità finanziaria, Sarah Breeden, ha dichiarato che “oggi le proposte rappresentano un passaggio cruciale verso l’implementazione del regime stabilecoin del Regno Unito”, rafforzando l’intento di “supportare l’innovazione e costruire fiducia in questa emergente forma di denaro”.
Con questa iniziativa il Regno Unito intende definire regole chiare per l’utilizzo delle stablecoin nei pagamenti – sia retail che corporate – integrandole in un sistema regolamentato e vigilato, nell’ottica di tutela della stabilità finanziaria.








