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Blackbird Labs porta i ristoranti nel Web3 e chiude un round da 50 milioni

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Blackbird Labs, la nuova creatura di Ben Leventhal – già cofondatore di Resy ed Eater – ha raccolto 50 milioni di dollari per ridisegnare l’esperienza della fidelizzazione nel settore della ristorazione. La piattaforma combina pagamenti digitali, punti fedeltà e tecnologia blockchain per offrire ai ristoranti una soluzione proprietaria in grado di aumentare la redditività e l’autonomia dagli attuali giganti tech.

La startup ha già conquistato oltre 1.000 ristoranti in città come New York, San Francisco e Charleston, e sta ora lanciando “Blackbird Club”, un sistema di punti trasversale tra i locali aderenti. Il cuore tecnologico del progetto è Flynet, un protocollo di pagamento layer-three basato su Coinbase BASE. Gli utenti possono pagare e riscattare punti direttamente dall’app, senza passare da circuiti tradizionali.

Tra gli investitori del round ci sono Spark Capital, Coinbase Ventures, Amex Ventures e Andreessen Horowitz. La stessa Amex aveva acquisito Resy, e nuove sinergie con Blackbird sembrano all’orizzonte. Blackbird promette un risparmio medio del 3-4% sulle commissioni di pagamento per i ristoranti, e in futuro punta a rendere i clienti e i locali veri e propri co-proprietari del network.

Secondo Leventhal, la blockchain non è solo una scelta tecnologica: è uno strumento strategico per ridurre l’intermediazione e restituire potere e dati a chi opera nel settore. In un mercato dove la redditività dei ristoranti è crollata sotto il 5%, la combinazione di ownership decentralizzata e loyalty innovativa potrebbe rappresentare un nuovo modello economico.