Innovazione
DeepSeek, l’Ex CEO di Intel ha già sostituito OpenAI nella sua startup
Nel mondo dell’intelligenza artificiale, una novità promette di cambiare le regole del gioco: DeepSeek ha lanciato R1, un modello di ragionamento open source che ha già avuto un impatto notevole sul mercato tecnologico.
Una sfida diretta ai big del settore
Con un costo di addestramento di soli 5,5 milioni di dollari, R1 si pone in netto contrasto con i modelli di fascia alta che richiedono investimenti miliardari e hardware costoso, come quelli offerti da Nvidia. Secondo DeepSeek, il modello è stato addestrato in appena due mesi utilizzando 2.000 GPU H800 di Nvidia, dimostrando un’efficienza incredibile.
L’ex CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha commentato positivamente l’annuncio su TechCrunch, definendo R1 una rivoluzione nell’accessibilità dell’AI. Gelsinger ha rivelato che la sua attuale azienda, Gloo, sta già utilizzando R1 per costruire un proprio servizio AI open source, riducendo la dipendenza da modelli chiusi come quelli di OpenAI. “DeepSeek ci ricorda che l’ingegnosità, e non solo la potenza hardware, può far progredire l’AI,” ha dichiarato.
Non tutti però hanno accolto la notizia con entusiasmo. Alcuni critici hanno sollevato dubbi sulla trasparenza dei costi e sull’influenza cinese nello sviluppo di R1, considerato che buona parte del lavoro è stata realizzata in Cina. Tuttavia, Gelsinger ha minimizzato queste preoccupazioni, sottolineando che l’ecosistema open source promosso da DeepSeek rappresenta un vantaggio significativo per l’industria. “L’AI non sarà solo ovunque, ma sarà anche migliore ovunque,” ha aggiunto, evidenziando il potenziale di R1 per migliorare tecnologie di uso quotidiano, dai dispositivi indossabili ai veicoli elettrici.
Open source: una rivoluzione accessibile
R1 rappresenta un passo avanti verso la democratizzazione dell’AI. Grazie al suo costo contenuto e al fatto di essere open source, apre nuove opportunità per aziende e sviluppatori, eliminando alcune delle barriere economiche che finora hanno limitato l’adozione dell’intelligenza artificiale su larga scala.
Secondo Gelsinger, la vera rivoluzione sarà vedere AI di qualità ovunque: dagli smartphone ai dispositivi indossabili, dai sistemi di riconoscimento vocale alle auto elettriche. “Buona AI a costi accessibili significa migliore AI ovunque”, ha dichiarato.
Un mercato in fermento
Non tutti, però, sono entusiasti. Alcuni critici suggeriscono che DeepSeek abbia minimizzato i costi reali di addestramento o sfruttato risorse hardware non dichiarate, magari aggirando restrizioni all’export di chip verso la Cina. Inoltre, c’è chi prevede che OpenAI e Nvidia reagiranno presto, rilanciando con modelli ancora più potenti e costosi.
Nonostante le polemiche, R1 ha dimostrato che l’innovazione nell’AI non dipende esclusivamente dalla potenza hardware, ma può essere guidata dalla creatività ingegneristica e dalla collaborazione open source.
Il futuro dell’intelligenza artificiale
Il lancio di R1 ha scosso un settore in rapida espansione, portando a domande fondamentali su costi, accessibilità e trasparenza. Mentre i grandi player si preparano a rispondere, è chiaro che DeepSeek ha aperto una strada nuova per il futuro dell’intelligenza artificiale.