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Guerra tra Trump e Musk, Tesla perde terreno in borsa

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Negli ultimi giorni Tesla ha affrontato una delle sue peggiori giornate in Borsa, con un crollo pari al 14% e una perdita di oltre 150 miliardi di dollari in capitalizzazione, causata dalla rottura pubblica tra Elon Musk e l’ex presidente USA Donald Trump. Il dissenso nasce a seguito delle dure parole di Musk contro il nuovo disegno di legge fiscale repubblicano “One Big Beautiful Bill”, definito “un’abominazione disgustosa”. Trump ha reagito colpendo duramente, minacciando di revocare i contratti governativi alle aziende del miliardario come SpaceX.

Oscillazioni in Borsa e ripresa parziale

Il giovedì seguente è stato segnato dal crollo del titolo Tesla, il peggiore da marzo, con un calo di circa 14,3% . Venerdì, tuttavia, i mercati hanno segnato una leggera ripresa (tra il 3,7% e il 6%), grazie a segnali di distensione, tra cui un’apertura di Musk su Twitter verso una tregua e un commento più pacato di Trump. Tuttavia, una telefonata tra i due – inizialmente annunciata – è poi stata smentita dalla Casa Bianca.

Impatto strategico e rischi regolatori

Lo scontro politico non si limita al sentiment di mercato: è sotto la lente il ruolo del Dipartimento dei Trasporti USA nel dare l’ok a progetti strategici di Tesla, come i robotaxi senza pedali né volante. Una rottura duratura con l’amministrazione Trump potrebbe ostacolare iter e autorizzazioni.

Analisi e scenari dei mercati

Gli analisti sono cauti ma ottimisti. Nonostante il grave calo, molti lo considerano un’esagerazione di breve periodo: la relazione tra Musk e Trump si è già attenuta e una distensione sarebbe favorevole sia a Tesla che all’amministrazione. Tuttavia, se le tensioni dovessero protrarsi, il valore degli investimenti potrebbe subire ulteriori perdite.