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Harvey: la startup legal tech supportata da OpenAI raccoglie $100 milioni

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Harvey, una startup che sta sviluppando quello che definisce un “copilota” AI per avvocati, ha raccolto $100 milioni in un round di finanziamento di Serie C guidato da GV, il braccio di venture capital di Google. Questo finanziamento porta il totale raccolto da Harvey a $206 milioni e la valuta a $1,5 miliardi.

Fondata nel 2022 da Winston Weinberg, ex avvocato specializzato in titoli e antitrust presso lo studio legale O’Melveny & Myers, e Gabriel Pereyra, ex ricercatore presso DeepMind, Google Brain e Meta AI, Harvey utilizza la potente famiglia di modelli GPT-4 di OpenAI. La startup offre una vasta gamma di strumenti che aiutano gli avvocati a migliorare i loro flussi di lavoro, rispondendo a domande legali in linguaggio naturale e automatizzando compiti complessi come l’estrazione di informazioni da trascrizioni di processi e la generazione di bozze di documenti legali.

L’ultimo round di finanziamento vedrà l’azienda concentrare i nuovi capitali nella raccolta e nella cura dei dati per costruire e addestrare modelli AI specifici per il dominio legale, oltre ad aumentare il numero di dipendenti e ad espandere i suoi servizi a pagamento in nuove aree geografiche. “Questo investimento permetterà a Harvey di continuare a scalare e migliorare la nostra tecnologia AI-powered attraverso diverse funzioni aziendali e geografie,” hanno dichiarato Weinberg e Pereyra nel loro post ufficiale sul blog della società.

Nonostante l’entusiasmo, la tecnologia di Harvey solleva alcune preoccupazioni. Data la natura sensibile delle dispute legali, molti avvocati potrebbero essere riluttanti a dare accesso a un tool come Harvey ai documenti dei casi. Inoltre, i modelli di linguaggio AI hanno la tendenza a generare informazioni imprecise o tossiche, il che potrebbe risultare particolarmente problematico in un contesto legale.

Per mitigare questi rischi, Harvey ha un disclaimer: lo strumento non è destinato a fornire consulenza legale ai non avvocati e dovrebbe essere utilizzato sotto la supervisione di avvocati qualificati.

Harvey non è l’unica startup nel campo della tecnologia legale AI. Altri strumenti come Casetext utilizzano modelli AI per la ricerca legale e la stesura di documenti, mentre soluzioni più specifiche come Klarity automatizzano la revisione dei contratti. Nonostante la concorrenza, Harvey è utilizzato quotidianamente da migliaia di avvocati presso studi legali di prestigio come Allen & Overy, Macfarlanes, Ashurst, CMS, Reed Smith e PwC.

Secondo quanto riportato, il fatturato annuale ricorrente di Harvey è triplicato dall’ultimo dicembre, e anche la forza lavoro della società è triplicata in dimensioni. Inizialmente, Harvey sperava di raccogliere $600 milioni con una valutazione di almeno $2 miliardi per acquisire un servizio di ricerca legale chiamato vLex e addestrare i suoi prodotti AI, ma tali piani non sono andati a buon fine, portando a una Serie C significativamente ridotta.

Con il nuovo capitale, Harvey punta a rafforzare ulteriormente la sua posizione nel mercato, continuando a innovare e migliorare la sua tecnologia per rivoluzionare il settore legale a livello globale.