Smart mobility
Le case automobilistiche cinesi spingono sull’Europa nonostante il rischio di dazi
Le case automobilistiche cinesi di veicoli elettrici (EV) stanno accelerando la loro espansione in Europa, anche se i politici europei sollevano la possibilità di introdurre dazi elevati sui veicoli provenienti dall’estremo oriente.
Espansione in Europa
Questa settimana, Nio ha aperto uno showroom ad Amsterdam, mentre Xpeng ha lanciato i suoi SUV G9 e G6 in Francia. Inoltre, Xpeng ha esposto una vettura alla conferenza VivaTech di Parigi, e BYD ha presentato uno dei suoi veicoli nello stesso contesto.
Questi sforzi di marketing si svolgono mentre la Commissione Europea sta conducendo un’indagine sui sussidi concessi ai produttori di veicoli elettrici in Cina. L’esito di questa indagine potrebbe portare all’introduzione di tariffe sulle importazioni di auto elettriche cinesi.
Contesto globale e reazioni
Gli Stati Uniti hanno già adottato una misura simile, con l’amministrazione Biden che ha imposto tariffe del 100% sulle importazioni di EV cinesi.
I produttori di EV cinesi stanno espandendosi aggressivamente all’estero per sfidare Tesla di Elon Musk a livello internazionale e per guadagnare un vantaggio iniziale rispetto ai produttori automobilistici affermati, che in particolare in Europa si vedono minacciati.
Aziende come BYD hanno sollevato preoccupazioni riguardo ai prezzi estremamente competitivi dei veicoli. BYD ha introdotto un’auto chiamata Seagull, una piccola berlina elettrica che parte da soli 69.800 yuan, ovvero meno di $10.000. La capacità delle aziende cinesi di lanciare auto a basso costo potrebbe mettere sotto pressione i produttori automobilistici affermati, che potrebbero non essere in grado di competere con tali prezzi ridotti.
L’industria degli EV in Cina è cresciuta enormemente negli anni grazie agli incentivi e al supporto del governo cinese, suscitando preoccupazioni tra i politici in Europa e negli Stati Uniti.