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Meta esplora i pagamenti in stablecoin: un ritorno strategico nel mondo crypto

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Dopo aver abbandonato il progetto Diem a causa di pressioni normative, Meta sta valutando l’integrazione dei pagamenti in stablecoin sulle sue piattaforme, secondo quanto riportato da Finextra. L’azienda è in trattative con società di infrastrutture digitali per esplorare l’uso di stablecoin come USDT di Tether e USDC di Circle per gestire i pagamenti.

L’assunzione di Ginger Baker e l’approccio multi-token

Per guidare questa iniziativa, Meta ha assunto Ginger Baker, ex dirigente di Plaid e membro del consiglio della Stellar Development Foundation, come vicepresidente per i prodotti fintech e i pagamenti. L’azienda sta considerando un approccio multi-token, integrando diverse stablecoin per offrire maggiore flessibilità e copertura geografica.

Cambiamenti nel panorama normativo

Il rinnovato interesse di Meta per le criptovalute coincide con un cambiamento nel contesto normativo, influenzato dall’entusiasmo del presidente Donald Trump per il settore crypto. Sebbene il disegno di legge Genius Stablecoin sia stato recentemente bloccato dai senatori democratici, c’è un consenso bipartisan sulla necessità di regolamentare le stablecoin.

Implicazioni per il futuro dei pagamenti digitali

L’integrazione delle stablecoin potrebbe migliorare l’efficienza dei pagamenti transfrontalieri sulle piattaforme di Meta, riducendo i costi e i tempi di transazione. Questo sviluppo potrebbe anche influenzare l’adozione delle criptovalute da parte di altre grandi aziende tecnologiche, segnando un passo significativo verso l’integrazione delle valute digitali nell’economia mainstream.