AI
Meta perde il suo chief scientist dell’AI: Yann LeCun verso una nuova startup

Meta si prepara a una scossa importante sul fronte dell’intelligenza artificiale: secondo un’inchiesta del Financial Timesripresa da Futurism, Yann LeCun, chief AI scientist del gruppo, starebbe per lasciare l’azienda per fondare una propria startup nel settore.
LeCun è una figura di primo piano: vincitore del premio Turing e considerato uno dei tre “padri” del deep learning insieme a Geoffrey Hinton e Yoshua Bengio, è stato tra i pionieri delle reti neurali alla base dei moderni modelli generativi. Dal 2013 la sua presenza ha dato autorevolezza agli sforzi di Meta sull’AI, spesso percepiti come meno avanzati rispetto a quelli di Google e OpenAI.
L’uscita di scena arriva mentre Mark Zuckerberg sta cambiando profondamente la strategia dell’azienda: meno ricerca di base e open source, più focus su prodotti AI competitivi e monetizzabili, con una forte scommessa sui grandi modelli linguistici (LLM). A questo scopo Meta ha investito oltre 14 miliardi di dollari in Scale AI e ha portato in azienda l’ex CEO Alexandr Wang per guidare la nuova divisione “Superintelligence Labs”, separata dal laboratorio di ricerca FAIR fondato da LeCun.
Proprio qui si sarebbe aperta la frattura. LeCun è noto per il suo scetticismo sugli LLM come via maestra verso l’intelligenza artificiale generale: da tempo sostiene approcci alternativi, i cosiddetti “world models”, sistemi addestrati a capire il mondo fisico tridimensionale più che il solo linguaggio.
Il mercato osserva con attenzione: dopo l’annuncio di maxi investimenti aggiuntivi sull’AI il titolo Meta ha già perso oltre l’11%, e la notizia del probabile addio di LeCun è stata seguita da un ulteriore calo di circa il 3%.
La partenza del chief scientist apre così interrogativi sulla capacità di Meta di coniugare ricerca di lungo periodo e corsa commerciale all’AI generativa.












