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Natale, non solo regali. Dicembre è il mese più stressante dal punto di vista finanziario
Luci, regali, momenti di festa. Per molti italiani, il Natale è sinonimo di gioia e condivisione, ma anche di stress finanziario. Secondo un’indagine condotta da HYPE – la neobank italiana con quasi 1,9 milioni di clienti – il periodo natalizio rappresenta uno dei momenti più delicati per la gestione economica, generando ansie e preoccupazioni legate alle spese per regali, viaggi e altre necessità.
Attraverso le risposte raccolte in due survey, una a giugno e una a novembre 2024, HYPE ha analizzato come emozioni, abitudini e preoccupazioni finanziarie variano in base a età, livello di istruzione e condizione economica, fornendo un’interessante fotografia delle sfide economiche degli italiani.
Lo stress finanziario sotto l’albero
Per il 22% degli intervistati, dicembre è il mese più stressante dal punto di vista finanziario, superando persino le vacanze estive (18%). Sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni a percepire maggiore pressione economica durante le festività, mentre l’impatto dello stress appare più contenuto tra le persone di età superiore ai 55 anni.
Le aspettative sociali e l’ideale di un “Natale perfetto” alimentano il disagio, soprattutto per chi deve far fronte a spese maggiori rispetto alla media. Questo trend si manifesta in maniera trasversale rispetto al grado di istruzione, ma emerge con maggiore intensità tra chi ha una situazione economica più complessa, mostrando una correlazione tra difficoltà finanziarie e comportamenti di acquisto impulsivi.
Educazione finanziaria e relazione col denaro
L’indagine di HYPE evidenzia un legame tra livello di istruzione e approccio alla gestione economica. Il 35% di chi possiede un titolo di studio inferiore alla laurea triennale indica la propria situazione finanziaria come principale fonte di preoccupazione, contro il 24% di chi ha un grado di istruzione più elevato.
L’istruzione influisce anche sull’impulsività negli acquisti: il 33% di chi ha un’istruzione inferiore dichiara di cedere spesso allo shopping non necessario, contro il 20% di chi ha una laurea o titoli superiori. Tuttavia, sorprende che le emozioni negative legate al denaro – come ansia e frustrazione – siano più comuni tra chi possiede un’istruzione più alta.
Il ruolo del credito per gestire le spese
Le spese quotidiane, come bollette e alimentari, rappresentano la principale fonte di stress per il 60% degli intervistati, seguite dal tempo libero (32%) e dall’acquisto di beni e servizi (22%). Per far fronte a queste difficoltà, il 14% dei partecipanti ha richiesto un prestito nell’ultimo anno, mentre il 20% ha preso in considerazione questa possibilità.
Un supporto importante arriva da strumenti come Credit Boost, il servizio offerto da Sella Personal Credit tramite l’app HYPE, che consente di ottenere prestiti fino a 2.000 euro in modo rapido e flessibile. Durante il 2024, il servizio ha registrato una crescita dell’80% nel credito erogato, dimostrando l’apprezzamento degli utenti per soluzioni che permettono di affrontare le spese con maggiore serenità.