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Pagamenti istantanei, un freno dagli USA?

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Nel contesto del G20, l’interconnessione dei sistemi di pagamento rapido e i pagamenti istantanei rappresentano un elemento chiave per il miglioramento dei pagamenti transfrontalieri. Diversi Paesi hanno già stipulato accordi bilaterali, mentre altri stanno sperimentando tramite progetti coordinati dalla Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS). Tuttavia, nel corso di un evento in India, il governatore della Federal Reserve, Christopher Waller, ha espresso preoccupazioni sull’obiettivo di accelerare sempre più questi pagamenti.

Waller (FED): i pagamenti istantanei non sono sempre migliori e comportano rischi di frode da gestire

Secondo Waller, non tutti gli attriti che rallentano i pagamenti sono necessariamente negativi. “Alcuni attriti sono volutamente inseriti nel sistema globale dei pagamenti per motivi di conformità e gestione del rischio,” ha spiegato. “Rallentare la velocità con cui i pagamenti vengono compensati e regolati aiuta le banche a prevenire il riciclaggio di denaro, contrastare il finanziamento del terrorismo, rilevare frodi e recuperare pagamenti transfrontalieri fraudolenti o errati.”

Waller ha inoltre evidenziato che i compratori spesso preferiscono ritardare i pagamenti il più a lungo possibile, ponendo così un interrogativo sulla necessità di incentivare pagamenti transfrontalieri più rapidi.

Il governatore ha anche sottolineato le complicazioni pratiche legate al collegamento dei sistemi di pagamento, osservando che Paesi come Brasile, India e Stati Uniti adottano modelli molto diversi tra loro. “Raggiungere l’interoperabilità non è semplice,” ha avvertito Waller, aggiungendo che “la tecnologia è probabilmente la parte più facile” rispetto alle sfide legali, di conformità, regolamento e governance.

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