Fintech
Qonto raggiunge 600mila utenti ed è pronta per la licenza bancaria

Qonto raggiunge 600mila utenti e si prepara a una svolta decisiva nel proprio percorso: diventare una banca a tutti gli effetti. Nata per semplificare la vita finanziaria delle imprese, la fintech B2B ora punta a rafforzare la propria autonomia operativa, avviando il processo per ottenere una licenza bancaria. Con una presenza consolidata in quattro grandi mercati europei, la società accelera verso un modello più completo, in grado di offrire servizi integrati e di controllo diretto sui fondi dei clienti.
Questa nuova fase segna un’evoluzione importante non solo per l’azienda, ma per tutto il settore fintech europeo, che vede confermate le proprie potenzialità nel segmento business.
L’obiettivo: diventare banca commerciale entro il 2026
La decisione di richiedere una licenza bancaria non è solo un traguardo formale. Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma. Attualmente l’azienda opera attraverso partnership con banche licenziate per fornire IBAN, strumenti di pagamento e servizi di deposito. Una volta ottenuta la licenza, potrà gestire direttamente fondi dei clienti, emettere IBAN autonomamente e lanciare nuovi prodotti creditizi.
Diventare banca commerciale entro il 2026 significherà anche dover affrontare nuovi obblighi normativi, ma permetterà all’azienda di ampliare il proprio raggio d’azione, migliorando la qualità del servizio e riducendo la dipendenza da intermediari.
Un modello su misura per le PMI
Alla base di questa crescita c’è una proposta chiara: offrire una piattaforma bancaria semplice, trasparente e completamente digitale, progettata per rispondere alle esigenze delle imprese di piccole e medie dimensioni. I clienti possono aprire conti in pochi minuti, gestire spese aziendali, emettere fatture e tenere sotto controllo i flussi di cassa da un’unica interfaccia.
La proposta di valore si articola attraverso piani tariffari differenziati, che si adattano al profilo dell’utente: dal libero professionista alla startup in fase di crescita, fino all’azienda con team strutturati. In tutti i casi, l’obiettivo è semplificare la gestione finanziaria e ridurre le frizioni burocratiche tipiche del sistema bancario tradizionale.
Espansione europea e diversificazione della clientela
Dopo aver consolidato la propria presenza nel mercato d’origine, la fintech ha esteso le sue operazioni in Germania, Italia e Spagna, diventando una delle realtà B2B più visibili in ambito bancario digitale in Europa. Oggi circa il 30% dei suoi clienti proviene da fuori della Francia, segno di una strategia di internazionalizzazione ben orchestrata.
Il successo dell’espansione è stato anche sostenuto da operazioni di acquisizione strategica, che hanno permesso di accelerare la crescita locale senza sacrificare l’identità aziendale. L’integrazione dei team, la localizzazione del prodotto e un’assistenza clienti multilingue sono stati elementi fondamentali per garantire continuità ed efficienza.
Una piattaforma costruita in casa
Uno degli elementi distintivi di questa fintech è l’approccio full-stack: invece di appoggiarsi a soluzioni bancarie preesistenti, l’azienda ha scelto di costruire internamente la propria infrastruttura. Questo approccio richiede investimenti maggiori, ma garantisce maggiore controllo, sicurezza e possibilità di personalizzazione.
La licenza bancaria sarà il tassello mancante per completare questa architettura proprietaria. Gestendo direttamente i conti, i fondi e la conformità, la società potrà agire con maggiore rapidità nel rilascio di nuove funzionalità, e rispondere meglio alle esigenze in evoluzione delle PMI europee.
Una crescita sostenibile e orientata al servizio
Nel corso degli anni, l’azienda ha adottato un modello di business incentrato sulla sostenibilità economica. I ricavi sono generati attraverso abbonamenti mensili, che garantiscono una fonte prevedibile di entrate. A differenza di molte startup che puntano a crescere sacrificando la redditività, questa fintech ha mantenuto fin da subito un focus sull’equilibrio tra espansione e solidità finanziaria.
Al centro della strategia c’è anche una grande attenzione al servizio clienti. Con un tasso di soddisfazione elevato e un supporto multicanale altamente reattivo, l’azienda ha costruito una community di utenti fidelizzati che vede nel servizio bancario non solo uno strumento, ma un vero partner per la crescita.
Verso una nuova generazione di servizi finanziari
Con la possibilità di ottenere una licenza bancaria, si aprono nuovi scenari. La società potrà finalmente proporre prodotti di credito, come anticipi su fatture, linee di credito dinamiche o prestiti a breve termine, progettati su misura per le PMI e integrati direttamente nella piattaforma.
Inoltre, l’analisi dei dati transazionali e l’automazione delle operazioni contabili potrebbero diventare la base per nuovi servizi intelligenti, in grado di prevedere esigenze di liquidità e offrire soluzioni personalizzate in tempo reale.
Un futuro da protagonista nel fintech europeo
Se il percorso verso la licenza bancaria andrà a buon fine, l’azienda potrà affermarsi come una delle prime neobanche B2B a operare in modo completamente indipendente in Europa. Questo ruolo non sarà solo simbolico: significherà avere le carte in regola per competere con le banche tradizionali, con l’agilità e la flessibilità tipiche del mondo startup.
Nel panorama attuale, dominato ancora da istituti bancari legacy, una banca digitale pensata per le PMI rappresenta un’alternativa concreta e già adottata da centinaia di migliaia di aziende. E la richiesta della licenza bancaria è il segnale più chiaro che questa fintech è pronta a fare il salto definitivo.