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Fintech

Robinhood sanzionata dalla SEC, diverse le violazioni accertate, 45 milioni di dollari la sanzione

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Robinhood dovrà pagare 45 milioni di dollari per risolvere una serie di accuse mosse dalla Securities and Exchange Commission (SEC) riguardanti le sue operazioni di intermediazione. Le violazioni accertate includono la mancata protezione dei clienti da furti di identità, inadempienze nelle indagini su transazioni sospette e gravi carenze nella gestione della sicurezza informatica.

Secondo l’ordine della SEC, Robinhood Securities e Robinhood Financial non hanno adottato procedure adeguate per tutelare i clienti, permettendo persino il download illecito di milioni di account attraverso una vulnerabilità conosciuta. La società è stata inoltre accusata di non aver mantenuto e preservato le comunicazioni elettroniche e i database operativi come richiesto dalle leggi federali sui titoli.

Sanjay Wadhwa, direttore ad interim della Divisione Enforcement della SEC, ha dichiarato: “È essenziale che i broker-dealer rispettino le loro obbligazioni legali per proteggere gli investitori e promuovere l’integrità dei mercati. L’ordine odierno dimostra che Robinhood ha mancato in modo significativo di adempiere a tali obblighi.”

Le violazioni includono:

  • Mancata segnalazione tempestiva delle attività sospette;
  • Inosservanza delle norme sui registri e sui requisiti di conservazione delle comunicazioni;
  • Mancata segnalazione accurata delle attività di trading e violazione delle regole sulle vendite allo scoperto;
  • Carenze nel proteggere le informazioni dei clienti.

Robinhood è stata inoltre sanzionata per non aver fornito dati di trading accurati alla SEC e per aver violato le leggi legate al trading di azioni frazionarie, favorendo pratiche di vendita allo scoperto abusive.

Le sanzioni non rappresentano la fine dei problemi regolatori per Robinhood. Nel maggio scorso, la SEC ha notificato un “Wells notice” alla società, segnalando l’intenzione di intraprendere azioni legali relative alle operazioni di criptovaluta. Il caso sottolinea la crescente attenzione degli enti regolatori verso le pratiche operative delle piattaforme fintech, con un impatto significativo sul futuro dell’intermediazione digitale.