Fintech
Standard Chartered sostiene DeCard: la carta che porta le stablecoin nei pagamenti reali

Standard Chartered ha siglato una partnership con DCS Card Centre, ex Diners Club Singapore, come banca principale per DeCard, una nuova carta di credito pensata per consentire la spesa in stablecoin nel mondo fisico. L’intesa prevede l’uso dei conti virtuali di Standard Chartered e della sua connettività via API per creare, a favore dei titolari DeCard, conti dedicati capaci di identificare e riconciliare immediatamente i pagamenti in entrata su più canali. L’obiettivo è integrare i flussi in stablecoin nella rete dei pagamenti esistenti con livelli di trasparenza e controllo assimilabili ai sistemi bancari tradizionali.
Il lancio avverrà inizialmente a Singapore, con estensioni previste in altri mercati considerati prioritari. La collaborazione punta a colmare il divario tra finanza tradizionale e finanza decentralizzata, facilitando un utilizzo “quotidiano” degli asset digitali all’interno di infrastrutture regolamentate. Per DCS, l’accordo consente di offrire ai clienti un prodotto che combina la spendibilità delle stablecoin con strumenti di gestione e reporting conformi agli standard bancari, mentre per Standard Chartered rappresenta un tassello coerente con la strategia di supporto a partner fintech innovativi e di presidio dell’ecosistema dei digital asset.
La banca britannica è già attiva nell’ambito stablecoin: in passato ha fornito servizi di cassa e custodia per le riserve a sostegno degli stablecoin StraitsX e, a febbraio, ha avviato una joint venture con Animoca Brands e HKT per l’emissione di uno stablecoin ancorato al dollaro di Hong Kong. Queste iniziative, sommate al sostegno a DeCard, delineano una traiettoria in cui gli istituti regolamentati cercano di offrire “ponti” operativi e di compliance per integrare le valute digitali ancorate a riserve nel perimetro dei pagamenti retail e corporate. Resta centrale il tema della scalabilità internazionale e delle regole locali: il modello di Singapore fungerà da banco di prova per estensioni in aree dove regolatori e operatori stanno accelerando la convergenza tra sistemi di pagamento tradizionali e soluzioni basate su blockchain.








