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Tesla, l’accordo commerciale tra USA e Cina sblocca la catena di fornitura

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Tesla ha annunciato la ripresa delle spedizioni di componenti dalla Cina verso gli Stati Uniti entro la fine di maggio 2025, dopo una sospensione causata dall’inasprimento delle tariffe commerciali tra i due paesi. L’accordo raggiunto a Ginevra ha portato a una riduzione significativa dei dazi, consentendo a Tesla di riattivare la catena di approvvigionamento necessaria per la produzione dei modelli Cybercab e Semi.

Cybercab e Semi: produzione e obiettivi

La produzione di prova per entrambi i modelli è prevista per ottobre 2025, con l’obiettivo di avviare la produzione su larga scala nel 2026. Il Cybercab, un robotaxi completamente autonomo senza volante né pedali, sarà assemblato in Texas e avrà un prezzo inferiore ai 30.000 dollari. Il Semi, camion elettrico destinato al trasporto pesante, sarà prodotto in Nevada, con l’intento di soddisfare ordini arretrati, tra cui quelli di PepsiCo.

Elon Musk contro la guerra commerciale con la Cina

I dazi imposti dall’amministrazione Trump, che avevano raggiunto il 145%, avevano interrotto le spedizioni di componenti essenziali, mettendo a rischio i piani di produzione di Tesla. Elon Musk ha criticato apertamente queste misure, sostenendo che ostacolano gli investimenti e la crescita dell’industria automobilistica statunitense. Nonostante l’accordo attuale, l’incertezza politica potrebbe ancora influenzare le operazioni future dell’azienda.

Mercato cinese e concorrenza locale

In Cina, Tesla ha registrato una diminuzione delle vendite, con 28.731 veicoli venduti ad aprile, in calo rispetto ai mesi precedenti. La crescente concorrenza da parte di produttori locali di veicoli elettrici sta influenzando le performance dell’azienda nel mercato cinese, nonostante la stabilità delle operazioni della Gigafactory di Shanghai