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Trevor Milton graziato da Trump dopo la bancarotta di Nikola

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Trevor Milton

Il fondatore di Nikola, Trevor Milton, condannato per frode, è stato graziato dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La Casa Bianca ha confermato la notizia a TechCrunch, suscitando reazioni contrastanti nel mondo finanziario e legale.

Per cos’era stato condannato Trevor Milton

Milton era stato condannato nell’ottobre 2022 per un capo d’imputazione di frode sui titoli e due di frode telematica, in relazione alle dichiarazioni ingannevoli fatte agli investitori sul progresso di Nikola. Nel dicembre 2023, gli era stata inflitta una pena di quattro anni di carcere, sebbene fosse rimasto in libertà su cauzione da 100 milioni di dollari in attesa dell’appello.

La grazia arriva in un momento cruciale: solo poche settimane fa, Nikola ha dichiarato bancarotta presentando istanza di protezione secondo il Chapter 11. L’azienda sta collaborando con il tribunale fallimentare del Delaware per vendere le proprie attività, con l’obiettivo di concludere un accordo entro la metà di aprile.

Dopo la notizia della grazia, Milton ha rilasciato un comunicato in cui ha criticato il Dipartimento di Giustizia: “Non c’è da meravigliarsi se la fiducia nella giustizia è ormai nulla. Vorrei che i giudici smettessero di credere ciecamente ai pubblici ministeri, così che gli americani possano tornare a fidarsi del sistema giudiziario”.

L’ascesa e il declino di Nikola

Milton ha fondato Nikola nel 2014, ma la società è diventata famosa solo nel 2020, quando è stata quotata in borsa attraverso una fusione con una SPAC. Il titolo ha attirato grande attenzione, specialmente dopo l’annuncio di un investimento da 2 miliardi di dollari da parte di General Motors.

Tuttavia, pochi giorni dopo l’annuncio di GM, la società di ricerca Hindenburg Research ha pubblicato un rapporto con accuse di frode contro Milton. Ciò ha portato l’ente di vigilanza SEC ad avviare un’indagine e GM a ritirarsi dall’accordo. Milton ha poi rassegnato le dimissioni, affermando in seguito che lo aveva fatto per assistere la moglie malata.

Le accuse e le conseguenze legali per Milton

Nel luglio 2021, i procuratori di New York hanno accusato Milton di aver rilasciato dichiarazioni “false e fuorvianti” sullo sviluppo dei prodotti e della tecnologia di Nikola attraverso social media, interviste e altre comunicazioni pubbliche. L’obiettivo sarebbe stato quello di spingere gli investitori retail ad acquistare azioni della società.

Dopo la condanna, un giudice aveva ordinato a Milton di risarcire Nikola con 168 milioni di dollari, una somma che avrebbe dovuto contribuire alla gestione della bancarotta dell’azienda e alla risoluzione di una class action intentata dagli azionisti.

Ora libero, Milton ha dichiarato di voler realizzare un documentario per raccontare la sua versione della vicenda Nikola. Resta da vedere quale sarà il suo prossimo passo nel mondo degli affari e come la sua storia influenzerà il dibattito sulla trasparenza e l’etica nel settore delle startup tecnologiche.