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Indagine Cisco: uffici non all’altezza del lavoro ibrido

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CISCO - LAVORO IBRIDO

Una nuova ricerca condotta da Cisco in sette Paesi europei ha rivelato che, sebbene la maggior parte dei responsabili d’azienda e dei dipendenti siano favorevoli al lavoro ibrido, gli uffici attuali non sono pronti a supportare questa transizione.

L’attesa per il ritorno parziale in ufficio è palpabile tra responsabili d’azienda e dipendenti, ma una recente indagine di Cisco mette in luce un gap significativo tra le aspirazioni e la realtà degli spazi di lavoro.

La ricerca, basata su interviste a 3.500 dipendenti e 1.050 responsabili d’azienda in Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia e Spagna, ha rivelato che il 77% dei dipendenti italiani ritiene che gli uffici siano ancora inadeguati per supportare il lavoro ibrido. La causa principale? Spazi concepiti per un lavoro individuale anziché in team.

I dati italiani indicano una discrepanza significativa tra le aspettative dei dipendenti e la realtà degli ambienti di lavoro. L’83% dei responsabili d’azienda, il cui dato europeo è del 79%, auspica un ritorno in ufficio per favorire la comunicazione di gruppo, la produttività e la cultura del luogo di lavoro.

D’altra parte, il 74% dei dipendenti italiani, in linea con la media europea, è favorevole al rientro in ufficio per stimolare la collaborazione (70%), il brainstorming (43%) e il senso di appartenenza (46%).

Tuttavia, la delusione emerge quando si esamina la percezione degli uffici attuali. Solo il 23% dei dipendenti italiani (uno su tre in Europa) ritiene che l’ufficio sia adeguatamente attrezzato per sostenere il lavoro ibrido. La causa? Più del 50% degli uffici (conformemente al dato europeo) è ancora progettato per spazi di lavoro personali, in contrasto con la necessità di creare ambienti collaborativi ibridi e una cultura di lavoro di squadra.

Le sale riunioni attuali non sono esenti dalla critica, con il 73% dei dipendenti italiani (in linea con l’Europa) che ritiene che queste non favoriscano la produttività in ufficio.

La ricerca evidenzia anche una percezione contrastante tra responsabili d’azienda e dipendenti sul valore dell’esperienza lavorativa remota. Mentre il 71% dei responsabili d’azienda ritiene che l’esperienza remota non sia equivalente a quella in ufficio, la maggioranza dei dipendenti non condivide questa opinione.

La consapevolezza di questa discrepanza spinge il 65% dei responsabili d’azienda a pianificare una ristrutturazione degli spazi di lavoro nei prossimi 24 mesi. Questo include l’aggiornamento delle sale riunioni, l’implementazione di tecnologie e infrastrutture per il lavoro ibrido, la ridisposizione degli uffici e dei posti a sedere, e l’introduzione di elementi sostenibili.

Se il futuro del lavoro è ibrido, gli uffici devono adattarsi per mantenere la loro rilevanza e attingere al meglio dalla potenziale produttività offerta da questo modello flessibile.