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OpenAI verso i chip proprietari per l’AI: collaborazione con AMD e Broadcom

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OpenAI sta aggiornando la sua strategia hardware per supportare i carichi di lavoro crescenti dei suoi progetti di intelligenza artificiale, come ChatGPT, e aumentare la propria indipendenza tecnologica. Tra le novità, l’azienda ha iniziato a utilizzare i chip AMD MI300 integrati con Microsoft Azure. AMD, che sta guadagnando sempre più spazio nel mercato dei data center, rappresenta una risorsa fondamentale per OpenAI, che utilizza questi chip di alto profilo per migliorare le prestazioni dei suoi sistemi AI.

I chip MI300 di AMD, introdotti nel 2022, si distinguono per la capacità di gestire carichi di lavoro complessi di machine learning e intelligenza artificiale, riducendo il tempo di elaborazione e migliorando la gestione dei dati. Questa partnership con AMD e Microsoft Azure permette a OpenAI di accedere a un’infrastruttura potente e scalabile, supportando così la crescita continua dei propri sistemi di intelligenza artificiale.

Il progetto di chip proprietari per l’AI di OpenAI

Oltre all’integrazione con AMD, OpenAI sta lavorando a una soluzione hardware proprietaria, collaborando con Broadcom per lo sviluppo di un chip AI personalizzato. Secondo fonti riportate da Reuters, OpenAI ha formato un team dedicato di ingegneri, incluso personale che ha già lavorato ai processori Tensor di Google, specializzati nell’elaborazione AI. L’obiettivo è progettare un chip capace di gestire in modo specifico i grandi carichi di lavoro di inferenza AI e che permetta a OpenAI di rispondere in autonomia alla crescente richiesta di risorse.

Il piano prevede che il nuovo chip, sviluppato in collaborazione con Broadcom, possa entrare in produzione intorno al 2026. Sebbene OpenAI abbia esplorato l’idea di costruire una propria rete di fonderie, il progetto è stato temporaneamente sospeso a causa dei costi elevati e dei tempi di realizzazione. Con questo chip AI, OpenAI punta a ridurre la propria dipendenza da terze parti, come Nvidia, che attualmente domina il mercato dei semiconduttori per AI.

OpenAI e la competizione con i giganti della tecnologia

Con la sua nuova strategia hardware, OpenAI si inserisce in un contesto competitivo in cui colossi tecnologici come GoogleMicrosoft e Amazon hanno già avviato da tempo progetti di chip proprietari per AI. Queste aziende, ciascuna con una propria infrastruttura di semiconduttori, sono già a generazioni avanzate nello sviluppo di chip personalizzati per i propri sistemi.

Per OpenAI, questa competizione presenta due sfide principali: la necessità di investimenti significativi e la possibilità di raggiungere una produzione su larga scala in tempi brevi. Rispetto ai rivali, OpenAI avrà bisogno di fondi e risorse sostanziali per allinearsi alle loro tecnologie. Tuttavia, l’accesso a soluzioni come il chip AMD e una collaborazione mirata con Broadcom sono segnali positivi per il futuro della sua infrastruttura.

OpenAI punta chiaramente a costruire un’infrastruttura tecnologica che supporti la propria crescita e autosufficienza nel campo dell’intelligenza artificiale. La strategia hardware che prevede l’utilizzo di chip AMD e il progetto di chip personalizzati con Broadcom può rappresentare un’importante svolta per OpenAI, consentendole di tenere il passo con i giganti della tecnologia e di migliorare ulteriormente le prestazioni dei suoi progetti AI. Con questi sviluppi, OpenAI si prepara a una competizione di alto livello per diventare un protagonista non solo nel software AI, ma anche nel settore dell’hardware dedicato.

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