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Fintech

UniCredit multata per violazione dei dati

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Negli ultimi anni, la sicurezza informatica è diventata una questione cruciale per istituti finanziari di tutto il mondo. La recente multa inflitta a UniCredit, la seconda più grande banca italiana, per una violazione dei dati del 2018, solleva interrogativi significativi sulla protezione dei dati e la responsabilità delle istituzioni finanziarie nel proteggere le informazioni sensibili dei propri clienti.

L’autorità italiana per la protezione dei dati ha emesso una multa di 2,8 milioni di euro (pari a 2,3 milioni di sterline) a UniCredit in seguito alla scoperta di una violazione dei dati che ha colpito la piattaforma di mobile banking della banca, coinvolgendo i dati personali di oltre 750.000 clienti. Questo episodio serve da richiamo per tutte le istituzioni finanziarie, evidenziando l’importanza di adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere i dati sensibili dei clienti.

Non è la prima volta che UniCredit si trova coinvolta in una violazione dei dati. Nel 2017, la banca ha annunciato una compromissione dei dati finanziari personali di circa 400.000 clienti, mentre nel 2019 un’altra violazione ha interessato i dati personali di oltre tre milioni di clienti. Questi precedenti episodi sollevano domande sulla sicurezza informatica e sulla gestione dei dati sensibili da parte di UniCredit e di altre istituzioni finanziarie.

In risposta alla multa, UniCredit ha dichiarato di aver immediatamente risolto l’incidente e ha annunciato l’intenzione di appellarsi alla decisione dell’autorità per la protezione dei dati. Tuttavia, il fatto che tali violazioni dei dati si siano verificate più volte solleva preoccupazioni sulle misure di sicurezza e sulla vigilanza interna all’interno della banca.

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