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Uno studio della BIS mette in dubbio la stabilità delle Stablecoin
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Una ricerca condotta da economisti senior presso la Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS) solleva domande sulla stabilità degli stablecoin, sottolineando che nessuno di quelli monitorati dalla BRI è riuscito a mantenere la parità con il suo ancoraggio valutario in modo costante.
Il documento fornisce una panoramica dell’evoluzione del mercato degli stablecoin nell’ultimo decennio e esamina se gli stablecoin abbiano mantenuto il loro nome in termini di “stabilità”.
Lo studio ha raccolto dati su 68 stablecoin e mostra che nessuno di essi è stato in grado di mantenere la parità con il suo ancoraggio in ogni momento, “indipendentemente dalle dimensioni o dal tipo di supporto”. Il documento sottolinea anche la mancanza di garanzia attuale che gli emittenti di stablecoin possano rimborsare integralmente e su richiesta gli stablecoin degli utenti. Per questi motivi, si conclude che gli stablecoin attualmente in circolazione non soddisfano i criteri chiave per essere un sicuro deposito di valore e un mezzo di pagamento affidabile nell’economia reale.
Il documento sottolinea anche alcune significative lacune nei dati sulle transazioni blockchain e nei numeri degli utenti che minano gli sforzi per elaborare politiche ed efficaci salvaguardie per regolamentare il mercato.
“Una conseguenza importante di questa mancanza di dati è che i veri rischi degli stablecoin potrebbero essere sottovalutati”, suggerisce il rapporto. “Questo non solo ostacola la capacità delle autorità di prendere decisioni informate e sviluppare politiche basate su prove, ma rende anche difficile per loro intervenire, se necessario, in caso di una corsa o altri eventi di perdita di fiducia che possono danneggiare i consumatori.”