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Intelligenza artificiale, allarme dalla CMA: concorrenza a rischio
L’Autorità per la Concorrenza e i Mercati (CMA) individua rischi chiave per la concorrenza equa nei modelli di base dell’intelligenza artificiale (AI Foundation Models, FMs), crescenti preoccupazioni mentre l’IA si sviluppa rapidamente nell’industria finanziaria.
In un discorso a Washington DC, la CEO della CMA, Sarah Cardell, ha delineato come la rapida crescita dell’uso dell’IA stia portando a crescenti preoccupazioni. Le preoccupazioni riguardano il controllo che un numero limitato di grandi aziende tecnologiche ha sul mercato, la possibilità per tali aziende di manipolare il mercato per il proprio vantaggio e che le partnership tra i principali attori potrebbero alterare il potere di mercato lungo la catena del valore.
La CMA ha pubblicato un aggiornamento del proprio documento, inizialmente pubblicato l’anno scorso, per guidare il mercato e l’economia per il futuro. Il nuovo documento mette in evidenza come ci sia una “rete interconnessa” di partnership e investimenti che coinvolgono le stesse aziende che sviluppano la maggior parte dei modelli di base dell’IA: Google, Apple, Microsoft, Meta, Amazon e Nvidia. La CMA mette in guardia contro il potere detenuto da queste grandi aziende e propone regolamentazioni per monitorare il loro predominio sul mercato.
Il documento offre indicazioni su come affrontare tali preoccupazioni e quali altre considerazioni dovrebbero essere prese in considerazione dai regolatori nell’attuare la legislazione sui modelli di base dell’IA.
Cardell ha dichiarato: “Quando abbiamo iniziato questo lavoro, eravamo curiosi. Ora, con una comprensione più approfondita e avendo osservato gli sviluppi molto da vicino, abbiamo reali preoccupazioni. La sfida essenziale che affrontiamo è come sfruttare questa tecnologia immensamente eccitante a beneficio di tutti, mentre ci salvaguardiamo dalla potenziale sfruttamento del potere di mercato e dalle conseguenze non intenzionali.
“Siamo impegnati ad applicare i principi che abbiamo sviluppato e ad utilizzare tutti i poteri legali a nostra disposizione – ora e in futuro – per garantire che questa tecnologia trasformativa e strutturalmente critica mantenga la sua promessa.”